Il senso del tatto è particolarmente sviluppato nei nostri gatti.I gatti presentano peli tattili sulle guance, al di sopra degli occhi e nella parte posteriore delle zampette anteriori, che si chiamano vibrisse.
La funzione di questi peli tattili non è ancora del tutto compresa. Le vibrisse cambiano posizione a seconda dell’umore o del movimento che sta compiendo il gatto. Se provano paura o agitazione, le vibrisse sono tenute indietro; se sono attenti e interessati, le vibrisse sono portate in avanti; quando cammina sono rivolte verso il basso per percepire il terreno; al buio, percependo gli spostamenti dell’aria, permettono il movimento senza urtare oggetti; quando ha in bocca un giochino o una preda, le vibrisse l’avvolgono per protezione. Le vibrisse sono anche in grado di evocare il riflesso difensivo della chiusura delle palpebre se vengono toccate.cIl gatto è dotato anche di una pelle molto ricca di terminazioni nervose sensibili al tatto ed è anche per questo che troppe carezze possono talvolta infastidirlo.
Anche nel cane il tatto è un senso abbastanza sviluppato: presenta baffi (vibrisse) che lo aiutano a misurare la distanza ed a muoversi nello spazio quando è al buio, danno informazioni circa le dimensioni dello spazio e l’ubicazione degli oggetti e proteggono gli occhi da possibili oggetti o sporcizia.
Collegati al senso del tatto ci sono la capacità di movimento e l’agilità, molto sviluppati soprattutto nel gatto. Il gatto possiede un corpo estremamente elastico; rispetto all’uomo infatti è privo di una vera clavicola, perché presenta solo un frammento inserito nei muscoli pettorali.
Avere tutta la clavicola significherebbe possedere un torace più largo e ridurrebbe la sua capacità di farsi piccolo per passare attraverso spazi stretti. Negli esseri umani la clavicola permette all’avambraccio di essere sollevato verso l’esterno, ma questo movimento non sarebbe di alcuna utilità per il gatto.
Il corpo dei felini è capace di movimenti fluidi come nessun altro animale.
Gli stiramenti flessuosi e lo stretching di un gatto possono costituire una forma di esercizio fisico che giova all’animale, come gli allenamenti per l’uomo.
Il gatto è dotato di una vera e propria arte nel cadere. Parliamo del riflesso di raddrizzamento, cioè della capacità del gatto di raddrizzarsi quando cade nel vuoto per atterrare sulle zampe. Questo riflesso avviene grazie ai suoi sviluppati occhi e ad alcune strutture presenti nel suo orecchio interno (apparato vestibolare) che trasmettono al cervello informazioni riguardo la posizione della testa in relazione al suolo. In pochi secondi il cervello riceve il segnale e invia comandi nervosi velocissimi alla testa per posizionarla perpendicolarmente al suolo. Il resto del corpo si allinea con la testa e il gatto assume una posizione perfettamente pronta per l’atterraggio.
Nei gattini appena nati questo meccanismo non è ancora sviluppato perché alla nascita non hanno ancora gli occhi aperti.
Si laurea a pieni voti presso l’Università degli studi di Torino nel 1998 discutendo una tesi sperimentale in oncoematologia veterinaria sulla valutazione citofluorimetrica delle alterazioni quantitative del DNA in campioni tissutali prelevati da cani e gatti colpiti da neoplasie ematopoietiche (nello specifico linfomi e leucemie).